quella relazione di primo livello con la grande finanza internazionale non fu affatto estranea – alla fine degli anni ’80 – all’affermazione di Cuccia nel braccio di ferro con l’allora presidente dell’Iri, Romano Prodi, deciso a cancellare l’anomalia del “centauro” Mediobanca (gestione privatistica di una banca a controllo pubblico, al servizio di un “capitalismo senza capitali”).