In Fratelli di Crozza è infatti totalmente a suo agio, con la caterva di monologhi e soprattutto di imitazioni a cui ci ha abituato.
è bastata questa frase pronunciata da Maurizio Crozza in apertura del suo Fratelli di Crozza per riandare con la mente al Festival di Sanremo 2013, quando alla prima serata fu interrotto da un paio di spettatori dell’Ariston a causa di un’imitazione non gradita di Silvio Berlusconi (si scoprì subito dopo che tra i “ribelli” c’era il vicepresidente del Lecce Calcio, esponente locale di Forza Italia).