Assorbita l’influenza dei capolavori neorealisti incentrati sull’interazione tra habitat ed esseri umani nel palpitante film d’esordio Cloro, in grado di conferire ai territori eletti a location lo spessore evocativo degli attanti diegetici, l’ambizioso regista capitolino Lamberto Sanfelice subisce con Futura il fascino del cinema sperimentale.
Le suggestioni jazz giustapposte ad alcuni incisivi sottogeneri, individuabili nella metrica della progressive house, trasportano gli spettatori in un’atmosfera alle soglie del mondo dei sogni.