L’indicatore in questione non tiene solo conto della quantità di importazioni di gas ma della quantità di gas importato sul totale dei consumi nazionali (alcuni paesi europei sono buoni produttori, almeno per il loro consumo interno) e il ruolo che il gas gioca nel mix energetico nazionale di ciascun paese.
Tra i paesi dell’eurozona, secondo l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), l’Italia è fra i Paesi più esposti alle turbolenze sul gas naturale, insieme all’Austria.