Cappiello, Guarnieri, Rak e Sansone imbastiscono una Gatta Cenerentola che mantiene legami solidi col la fiaba di Basile, passata anche attraverso la celebre rilettura teatrale di Roberto De Simone.
Soprattutto, Gatta Cenerentola piega il genere criminale a una riflessione su Napoli severa e per nulla conciliata, con squarci di violenza pulp e una presenza di canzoni, dai classici della tradizione fino a sonorità contemporanee, dagli accenti fortemente critici – come la Napule dei Virtuosi di san Martino, reinterpretata da Massimiliano Gallo.