Ma, al di là della pur fondamentale partita sulle tariffe, il vertice promette di licenziare una nuova visione del mondo, sintetizzata da un’acuta e inquietante intervista di Vladimir Putin al Financial Times:
Putin si qualifica così come il padrino del sovranismo contro l’immigrazione, la caduta delle frontiere e il multiculturalismo, figli di una stagione del liberalismo andato in crisi “irreversibile” dopo, secondo ancora Putin, la fallimentare politica di apertura verso i profughi siriani praticata da Angela Merkel.