Nell’era moderna del motociclismo, il rituale più evidente è forse quello di Valentino Rossi ma c’è stato chi, addirittura prima che il Dottore nascesse, si preparava a scendere in pista con qualche portafortuna oppure indossando sempre uno stesso indumento:
E invece, racconta Giacomo Agostini che, per allestire la sua Sala Trofei nell’edificio indipendente di casa sua a Bergamo, ha dovuto mettere ordine tra le migliaia di oggetti tra coppe, medaglie, diplomi, tute, caschi, stivali e memorabilia, quella maglietta gialla c’era ancora.