Per l’Italia sarebbe servita più che la partita perfetta la partita senza errori.
Placcaggi sbagliati, più di 30 solo nel primo tempo, un omaggio di Braley costato una meta trasformata con intercetto di Ali Price, proprio nel momento della migliore Italia in attacco a un passo dalla marcatura, e punti di incontro molto scozzesi.
Così è difficile competere, anche con coraggio, aggressività, voglia, con la spinta del pubblico, finalmente in buon numero, capienza consentita al 75 % e 7000 “kilt”, con la presenza dei centurioni, 7 degli 8 azzurri al maschile(Parisse assente giustificato) più Sara Barattin, che hanno superato nella loro carriera le 100 presenze, caps per dirla correttamente nel gergo del rugby… E con la prima uscita della nuova Massimo Cuttitta Cup, da adesso in poi a premiare i vincitori della sfida Italia-Scozia, nel ricordo del nostro pilone sinistro, 22 volte capitano azzurro, scomparso un anno fa causa Covid e a lungo anche allenatore della mischia scozzese.