Sì perché parlare di una ragazzina di nove anni, figlia di un giornalista e a sua volta aspirante reporter, che quasi da sola riesce a mettere a soqquadro la città natale del padre scoperchiando segreti e riaprendo vecchie indagini per rapimento e omicidio, potrebbe far sorridere tanto quanto che ne so, un ragazzino che da solo tiene a bada due ladri riempiendo casa propria di trappole che neanche un ingegnere meccanico, con l’unica differenza che in Mamma ho perso l’aereo si rideva e basta, mentre qui, in Home Before Dark, le cose sono teoricamente molto più serie.