Vuol dire che Ridley Scott vede i protagonisti della saga – Maurizio Gucci, la moglie Patrizia Reggiani Martinelli, impersonata da Lady Gaga anch’essa a caccia del premio più prestigioso, il padre Maurizio D’Ancora, nome d’arte di Rodolfo Gucci, con i trascorsi d’attore, che Jeremy Irons interpreta con la solita classe, e il toscanissimo capostipite Aldo Gucci, con la destrezza mimica del mostro sacro Al Pacino più gigionesco che mai, nell’aderire da piccoletto con i febbricitanti ed espressivi occhi scuri agli slanci, i sogni, la rabbia per essere scalzato in zona Cesarini dal nipote istigato dalla consorte del noto designer dalla figura slanciata e gli occhi cerulei – alla stregua dei marziani?