, difatti, inviò una mail agli sviluppatori informandoli che i loro giochi sarebbero stati rimossi dagli store entro 60 giorni e che gli era impossibile trasferire le proprietà intellettuali dei titoli agli sviluppatori, a causa della mancanza di risorse necessarie per questo processo.
Non furono rilasciate comunicazioni ufficiali all'epoca e l'unica testimonianza dell'azione intrapresa da Warner, arrivava dai commenti degli sviluppatori che ricevettero un preavviso che li informava della rimozione dei loro giochi dal mercato.