Ma vedete, i Gruppi Telegram di Vendita Green Pass e tamponi falsi dimostrano una sola cosa.
Una volta ceduti, i dati personali non tornano indietro, ed è ironico che proprio il pubblico di riferimento che minaccia querele e denunce contro i ristoratori che, nell’adempiere ad un loro diritto legalmente riconosciuto, chiederanno loro Green Pass e documento si dimostrino nei fatti inclini a conferirne copia al primo sconosciuto che gli vende Green Pass a 25 Euro e Tamponi negativi falsi a 10€.