Mentre Torre del Greco è rovistata appieno, nei vicoli, negli anfratti, nelle aule universitarie, sulla banchina in cui troneggia la statua del Cristo Redentore, calandovi meste ed emblematiche figure di fianco capaci comunque di esprimere la rabbia e lo sbigottimento per l’iniqua egemonia dell’attanagliante taedium vitae sul catartico amor vitae, l’effigie del capoluogo meneghino evoca gli stilemi del noir.