non il sovranismo nazionale, ma quello europeo.
Il Draghi pensiero è sfaccettato.
In effetti incasellare il pensiero di Mario Draghi in una categoria precisa è difficile.
Da una parte è stato tra i promotori della stagione delle privatizzazioni negli anni ’90, negli anni della crisi del debito ha difeso i tagli ai bilanci pubblici argomentando che la “buona” austerity potesse portare alla crescita, una strategia successivamente messa in discussione.