Purtroppo l’esecuzione de Il Ladro Di Giorni non è all’altezza, perché la storia, scritta da Luca De Benedittis, Marco Gianfreda e lo stesso Lombardi, si sgonfia in una narrazione da un lato prevedibile – è chiaro che in qualche modo Vincenzo e Salvo troveranno una forma di relazione –, dall’altro poco plausibile, perché è difficilmente credibile che un ragazzino ben cresciuto, pur volendo trovare in qualche modo l’affetto paterno, finisca per lambire, quasi accettate lo stile di vita irrecuperabile del genitore.