Nella sua “descrizione” della figura del moderno (per il XIX° secolo) prestigiatore, l’autore ci parla e ci spiega l’origine del termine “prestigiatore”, ed il suo punto di vista sui requisiti “indispensabili” per potersi definire tale ed esibirsi nei teatri di fronte ad un pubblico.
Il prestigiatore che per scelta artistica “simula” i poteri di un mago vero (ergo recita un ruolo come un attore), deve riuscire (attraverso una tecnica fuori dal comune) a mantenere viva come unica spiegazione, l’impossibilità della cosa e la conseguente illusione della magia.