Del resto, tra un padre Malachia in chiaro omaggio ad uno dei diabolici ragazzini del kinghiano Grano rosso sangue e poster assortiti – da Nightmare – Dal profondo della notte a Non aprite quella porta, passando per Bad taste – Fuori di testa, Hellraiser e Moonwalker – affissi sulle pareti delle stanze, è evidente che il principale intento de Il mostro della cripta sia quello di rievocare l’atmosfera del periodo in cui, proprio come nel film, la Boys di Sabrina Salerno spopolava nelle radio.