Saoirse Ronan e Paul Mescal, senza dimenticare il subdolo terzo incomodo di Aaron Pierre, danno tutto quello che hanno, sintonia tra loro inclusa, ma devono fare i conti con dei personaggi che risultano essere una sorta di bozzoli pronti a trasformarsi in crisalide, paradossalmente scelta sì consapevole visti gli eventi a venire ma che rischia di depotenziare l'approccio empatico da parte dello spettatore, sempre in attesa che la storia evolva ulteriormente e offra qualcosa di più di una crisi di coppia in un contesto da sci-fi quanto mai terrena.