In Il passato bussa alla porta, cinque anni più tardi la dimora viene acquistata dalla bella vedova Robyn Flynn, che vi si trasferisce con la figlia Ava.
Il regista John Murlowsky, già autore del discreto Cattive gemelle (2016), fa quel che può con lo scarso materiale a disposizione e in un paio di sequenze cerca anche di distinguersi dalle banalità del filone, ma nel complesso Il passato bussa alla porta non offre sorprese degne di nota, rivelandosi come una stanca riproposizione di vicende prive d'originalità, con colpi di scena telefonati e un'atmosfera boriosa che in alcune occasioni rischia di scadere involontariamente nel ridicolo involontario, complice le performance di basso livello del cast di contorno.