Con buona pace di quanti avevano date per morte le primavere arabe del 2011, l’Algeria riporta alla ribalta la rabbia dei giovani della sponda sud del Mediterraneo contro un sistema democratico bloccato.
Da quando il 10 febbraio scorso il l’ottantaduenne presidente Abdelaziz Bouteflika ha fatto sapere che correrà di nuovo alle elezioni del prossimo mese, migliaia di giovani algerini manifestano ogni giorno, nella stragrande maggioranza dei casi pacificamente, contro la quinta ricandidatura dell’attuale Capo di Stato.