Ma senza spingerci troppo lontani in metafore che nascono più dallo sguardo del critico che da quello dell'autore, notiamo che Il signor diavolo, senza presunzione, offre agli autori di horror contemporaneo diverse lezioni.
Con una facile battuta, verrebbe da dire "diavolo di un Avati!
Per questo, quando a Roma giunge voce che un ragazzino ha ucciso un suo coetaneo sostenendo che fosse il diavolo, a quanto si dice istigato da una suora e un sacrestano, un solerte funzionario invia uno dei suoi uomini a indagare: