Le banche centrali stampano come se non ci fosse un domani, girano moneta alle banche commerciali e d’investimento, e queste, consapevoli dello stato reale dell’economia, la impiegano sui mercati finanziari, acquistando titoli e innescando la bolla finanziaria.
Man mano che le sue quotazioni salgono, così come quelle delle altre principali “criptovalute” (vedi Ethereum), crescono sia l’interesse morboso verso questo mondo di fatto sconosciuto ai più, sia lo scetticismo di chi razionalmente cerca valore in un asset e con difficoltà riesce a trovarlo.