Con evidenti echi narrativi che richiamano Rashomon di Akira Kurosawa, l’esordio alla regia di Bertolucci è quanto di più pasoliniano si possa immaginare, in quanto si sente in fase creativa la mano dell’autore di Mamma Roma.
Maestro indiscusso della nostra Settima arte, unico ad aver agguantato un Academy Award per la categoria miglior regia (grazie a L’ultimo imperatore), Bernardo Bertolucci è sempre stato un autore capace di adattare il proprio linguaggio a svariati argomenti, sfoderando tutta la sua indole creativa, ricca di ispirazione, già a partire dall’esordio: