Il governo Draghi, con l'ultima proroga, aveva introdotto una modifica sostanziale includendo nel contratto anche le aziende medio-piccole con almeno 50 dipendenti (il contratto di espansione del 2019 riguardava solo le imprese con almeno 1.
La legge di Bilancio 2022 aveva regalato altri due anni di vita al contratto che consentiva, previo accordo tra azienda e sindacati, di mandare in pensione su base volontaria i lavoratori che si trovavano a meno di 5 anni dall'uscita dal lavoro (sia in caso di pensione di vecchiaia, a 67 anni, che anticipata, 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).