I lupi dell’Appennino e in generale del territorio reggiano (sono presenti ormai anche in pianura), corrono il rischio di ibridazione e degrado dell’integrità genetica a causa degli incroci con il cane domestico.
La ricerca, pubblicato sulla rivista The Journal of Wildlife Management, stima la prevalenza degli ibridi nella popolazione di lupo che vive nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e nelle zone circostanti dell’Appennino settentrionale, un’area centrale e strategica nella distribuzione del lupo nell’Appennino, dove i primi individui ibridi, o comunque morfologicamente devianti rispetto allo standard morfologico del lupo, erano già stati osservati dalla fine degli anni Novanta.