Ma neppure se chi la condivide ci mette la firma di un medico importante, un elenco di stabilimenti farmaceutici, il numero di telefono di suo cugino o dello zio a Wuhan o il sigillo dello Shogun Mitsukunimito È la stessa struttura a dare smentita del comunicato, precisando che si tratta di una mera ipotesi di procedura ad uso interno, che potrebbe rendersi necessario studiare qualora la penuria di dispositivi medici dovesse continuare IN MERITO AD UN DOCUMENTO DI LAVORO DIFFUSO NELLA RETE REDATTO DA QUESTO STABILIMENTO, SI PRECISA CHE TRATTASI DI UNA PROCEDURA AD USO INTERNO, NON ANCORA APPROVATA, AVENTE UNICAMENTE LO SCOPO, NELL’IMPOSSIBILITA’ DI REPERIRE UN NUMERO SUFFICIENTE DI MASCHERINE DI RICAMBIO, DI TENTARE DI “BONIFICARE” LE MASCHERINE GIA’ USATE IN CONTESTI NON A RISCHIO, ESCLUDENDO QUINDI QUELLE UTILIZZATE DAL PERSONALE SANITARIO, OVVERO CON LA CERTEZZA DI NON ESSERE ENTRATI IN CONTATTO CON PERSONE CONTAGIATE.