Intervenuto nuovamente sulla questione, Fisher ha ribadito che per lui le responsabilità circa l'aver consegnato alla sala cinematografica un film poco inclusivo non siano da attribuire al solo Joss Whedon, che adesso viene indicato come l'unico responsabile, ma che la colpa vada distribuita a tutta la dirigenza del progetto.
si è conclusa sostanzialmente con un nulla di fatto, Ray Fisher è già tornato all'attacco per polemizzare sui metodi con cui è stata svolta quest'ultima, con la Warner che fa sapere come l'unico da additare in tutto questo processo di colpa sia il solo Joss Whedon, ma Fisher non vuole accettarlo.