Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, raccontata nelle sue fasi finali, sino alla nascita di quella che divenne la Guerra Fredda, Casali utilizza il suo protagonista, Karl, come un punto di vista privilegiato per rivivere, da una prospettiva emotivamente fresca, delle suggestioni narrative già affrontate in romanzi e film.
A bene vedere, specialmente alla luce del quinto volume di K 11, le analogie tra i due personaggi sono decisamente inferiori alle dissonanze, dimostrazione di come Matteo Casali non si sia limitato a offrire una riscrittura del mito della Sentinella della Libertà, ma abbia invece voluto realizzare un ritratto personale di un’epoca, colorando con le dinamiche di una storia a fumetti uno dei periodi più cupi della storia contemporanea.