più tardi, nel 1957, Heinrich Ratjen dichiarò di aver partecipato alle olimpiadi in vesti femminili su richiesta della Gioventù hitleriana.
Quando quel 21 settembre del 1938 fu scoperta, mentre tornava a casa in treno dopo aver stabilito il record mondiale di salto in alto femminile, Dora Ratjen tirò un sospiro di sollievo:
Proprio durante la preparazione per i Giochi Olimpici del 1936 – quelli che si disputarono a Berlino e che dovevano celebrare la gloria del nazionalsocialismo – il destino di Dora si incrociò con quello di un’altra saltatrice, Gretel Bergmann, di origine ebrea, prima estromessa dalla squadra tedesca, e poi richiamata, dopo che il Comitato Olimpico Internazionale aveva posto la condizione che tutti gli atleti di origine ebrea fossero riammessi.