Insomma, fu un’ultima condanna che la Chiesa non poté proprio evitare didecretare L’Indice dei libri proibiti è stato abolito dal Sant’Uffizio – oggi, più propriamente, Congregazione per la dottrina della fede, l’organo per la tutela della dottrina della Chiesa cattolica nel mondo – nel 1966, dopo circa quaranta aggiornamenti succedutasi in oltre quattro secoli di vita, al termine del Concilio Vaticano II (1962-1965), l’ultimo concilio ecumenico della Chiesa cattolica, voluto da papa Giovanni XXIII e presieduto, oltre che dal cosiddetto papa Buono, da Paolo VI.