In mezzo i custodi della tradizione.
La regia dell'Otello verdiano firmata da Mario Martone, che ha inaugurato la stagione lirica del teatro di San Carlo domenica scorsa, ha diviso il pubblico, generando opinioni contrapposte e accese dialettiche, che da molto tempo non animavano il dibattito teatrale.
Mario Martone trasporta la vicenda ai tempi nostri, da Venezia a Cipro, in un campo militare, con donne e uomini di un esercito occidentale in Oriente, che tra nostalgia e straniamento vivono il deserto come una grande gabbia abitata da fantasmi della mente.