L’Università di Trento e il “femminile sovraesteso”Per ribadire l'
Il femminile sovraesteso viene spesso proposto e usato all’interno di associazioni e movimenti femministi o per i diritti delle persone LGBTQ+, ma è molto raro che venga applicato in un contesto istituzionale come quello universitario.
Il problema secondo chi se ne occupa è che alla prevalenza del maschile sul femminile nel linguaggio corrisponda anche una prevalenza nel pensiero, e che quindi continuare a usare il maschile sovraesteso a cui siamo abituati sia di fatto un modo per perpetrare un modo di pensare in cui le donne sono sistematicamente subordinate agli uomini.