Richiamando il titolo di un famoso film italiano, girato agli inizi degli anni 70’ del ventesimo secolo, in cui si mettevano in risalto le condizioni di lavoro degli operai delle fabbriche e dove i datori di lavoro svolgevano ancora il ruolo di padri padroni decidendo della vita degli operai stessi, e i sindacati spesso erano collusi con questi ultimi, si può dire che, oggi a distanza di quasi cinquant’anni da quello spaccato di società, così abilmente descritta da Elio Petri, non molto sembra cambiato… Certamente le rivolte della fine degli anni 60’ e degli anni 70’, attuate in primis dalla classe operaia, dagli studenti e dalla frangia più estrema della sinistra italiana e le relative riforme del lavoro che si furono attuate dai vari governi (su tutte la legge Biagi), hanno apportato qualche significativo miglioramento dei diritti dei lavoratori.