Soprattutto dopo la morte di Paolina, nel 1878 (senza aver mai ricevuto nulla dalla famiglia Leopardi), quando Ranieri si mise a scrivere un imbarazzante testo che sarebbe poi uscito nel 1880 con il titolo “Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi”, nel quale la convivenza con il poeta è raccontata come un vero inferno, perché, sembra, Leopardi non aveva orari, spesso teneva tutti svegli per nottate intere con le sue malattie vere, inventate o esagerate, passava da un medico all’altro ma non ne seguiva mai le prescrizioni, tanto che “perseverava con i più incredibili eccessi: