Al di là del fatto, di per sé insolito oltre che formalmente improprio, che la Federazione Italiana di Tiro a Volo “sperimenti” una specialità che si pratica con le armi da caccia a canna rigata e su sagome fisse, è fin troppo evidente e inequivocabile che questa specialità, peraltro inserita da circa venti anni fra le attività della Fidasc, rientri a pieno ed esclusivo titolo fra quelle statutariamente riconosciute di una Federazione nel cui acronimo è chiaramente riportata la parola caccia.