Netflix, che ha ideato La Regina degli Scacchi basandosi sul romanzo del 1983 di Walter Tevis e sul personaggio immaginario della campionessa di scacchi americana Beth Harmon, ha chiesto l’archiviazione della causa, sostenendo che lo spettacolo, essendo un’opera di finzione (con tanto di disclaimer in apertura), può prendersi delle licenze artistiche anche molto ampie, appellandosi al Primo Emendamento come garanzia della libertà degli autori.