Il regista israeliano Amos Gitai sceglie la sua città, la Haifa multiculturale e portuale, per raccontare cinque notte arabe e israeliane, che si muovono e si confrontano in un locale in Laila in Haifa, in concorso a Venezia 77.
È un balletto costante, una lotta contro il montaggio spesso vinta dai piani sequenza, come accade in quello iniziale di Laila in Haifa.