Google ha reso di proposito difficoltoso raggiungere le impostazioni per la privacy sui propri smartphone, secondo alcuni documenti legali che sono emersi recentemente nell'ambito della causa contro il colosso che é stata intentata quasi un anno esatto fa dal procuratore generale dell'Arizona Mark Brnovich.
Ormai c'è da rassegnarsi sulla privacy, oggi se si ha uno smartphone in automatico si regalano i propri dati a google, ms, fb, amazon, apple o huawei o xiaomi o samsung.