In parte, il trend si giustifica per le mutate condizioni socio-demografiche del Bel Paese, per il resto bisogna stringere la cinghia per l’esosità della spesa previdenziale (oltre 16% del pil), causata in grossa misura dagli enormi benefici elargiti ai lavoratori nei decenni scorsi, i quali hanno sequestrato il futuro alle generazioni successive, costrette a pagare contributi molto più alti per percepire pensioni più basse e per molti meno anni.