Poi il professor Conte passa alla lezione.
Conte auspica poi una “fiscal stance”, cioè una politica di bilancio che sia anticiclica, che quindi bilanci i cicli economici, e sia dunque espansiva quando il ciclo naturale frena e semmai un po’ frenante solo quando accelera… Poi Conte chiede riforme profonde dell’Unione per evitare il declino, suggerisce che l’Eurozona spenda più dei 17 miliardi attualmente previsti, faccia l’unione bancaria e vari gli eurobond: