Vicent Ferrer è stato uno dei più instancabili predicatori del suo tempo, momento storico delicatissimo, a causa dello scisma che tra il 1378 e il 1417 lacerò l’autorità pontificia e con essa l’unità della Chiesa, facendo sì che il suo ruolo di intermediazione tra Cielo e terra venisse meno.
Proprio la predicazione è infatti uno degli elementi principali che caratterizzano l’opera dei domenicani, i Domini canes, cani del Signore, dal gioco di parole che rimanda alla visione della madre di san Domenico di Guzmán, la Beata Giovanna d’Aza, che aveva sognato di dare alla luce un piccolo cane con una torcia in bocca, con la quale avrebbe incendiato la terra, segno premonitore dell’opera di un santo che realmente, con il suo operato, creò un fuoco in grado di accendere il cuore di molti alla “carità della verità”.