In italiano giudice è una parola che non ha collegamenti e si sottrae all’analisi, mentre il parlante latino poteva riconoscere in iūdex un composto da iūs “diritto” con una radice che ritrovava per esempio in in-dex (il dito che si utilizza per indicare, l’indice) o in dicio “potere, autorità”:
“Tutti gli uomini onesti amano la giustizia e il diritto” e “il diritto deve essere ricercato di per sé”, leggiamo nel trattato Sulle Leggi di Cicerone (I 48).