A rigore a questo livellamento si oppone il liberalismo in quanto tale (Tocqueville era un liberale con simpatie per il teismo), ma non il conformismo “democratico” di una libertà appiattita a priori entro opzioni prestabilite, come accade paradigmaticamente al supermarket.
A questo pensava uno dei più grandi filosofi politici dell’Ottocento, Alexis de Tocqueville, peraltro egli stesso fautore della democrazia, quando scriveva dopo aver conosciuto di persona la società degli Stati Uniti d’America :