La tendenza in atto implicherebbe la necessità di una manovra correttiva, cioè di una forte riduzione del deficit, ovvero tagli pesanti alla spesa pubblica o aumenti delle tasse oppure sfondamento dei limiti di indebitamento.
Ciò crea al Governo il problema sostanziale di contrastare la stagnazione e quello formale di mostrare la capacità di tenere in equilibrio i conti pubblici nel Documento di programmazione economica e finanziaria (Def) che preannuncia la politica economica 2020, da inviare all’Ue entro aprile.