E non si tratta solo di cliché ma di vita che artisti come Marco Cantini vede passare sulla propria pelle lasciando ferite delle volte (crediamo noi) difficili da rimarginare.
Bellissima impaginazione grafica, bellissimi disegni a corredo dell’artista Massimo Cantini (padre del cantautore), bellissimo modo di presentarsi.
Cantini narra questo libro, alcune parti intendo, in 14 inediti che suona e incide dal vivo (o quasi) negli studi di Gianfilippo Boni sotto la direzione artistica di Francesco Moneti (dei Modena City Ramblers) e Guido Giovagnoli (dei Funk Off).