Mettere radici«Quello che volevo raccontarvi è questo mio oscillare un poco schizofrenico tra uno sradicamento “di nascita”, che ho sempre vissuto come un privilegio, un antidoto perenne al provincialismo, una spinta alla libertà di pensiero e di azione.
È stata una decisione che definirei culturale e quasi artificiale, a farci mettere radici in un luogo “non nostro”.