ROMA - A tre settimane dalle ultime partenze registrate, migranti e rifugiati sono tornati a prendere il mare per scappare da una Libia dilaniata dagli scontri armati e intimorita per l'avanzare, per ora lento, dei contagi da Covid-19.
"I porti italiani non assicurano i necessari requisiti per la classificazione e definizione di 'Place of Safety' (luogo sicuro) in virtù di quanto previsto dalla Convenzione di Amburgo, per i casi di soccorso effettuati da parti di unità navali battenti bandiera straniera, al di fuori dell'area SAR italiana", recita il decreto firmato dai ministri Lamorgese, De Micheli, Speranza e Di Maio, e questo "per l'intera durata dell'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19".