Sulla base della risoluzione, il Governo avrebbe dovuto approvare entro il 10 ottobre (data ancora non cambiata) il Documento programmatico di bilancio triennale (Dpb) da inviare entro la mezzanotte del 15 ottobre alla Commissione europea e all’Eurogruppo, termine sancito da impegni assunti da tutti gli Stati dell’Unione europea.
Il problema di fondo è che i quattro partiti/movimenti di Governo (M5S, PD, LEU, Italia Viva) hanno la cultura della spesa e hanno fatto agli elettori promesse che comportano aumenti spesa di parte corrente (e un po’ meno di spesa per investimenti), mentre proprio a metà della settimana scorsa sono stati raggelati da un rapporto di via Venti settembre secondo cui negli ultimi due esercizi (che sono presentati come anni di freno alla spesa) la spesa di parte corrente è aumentata del 5% toccando i 1.