La Cassazione ha confermato che il dipendente che rinuncia alla pausa pranzo non ha alcun diritto al buono pasto.
22985/2020, con la quale i giudici della Suprema Corte hanno chiarito che, nel momento in cui il lavoratore rinuncia alla propria pausa pranzo, non ha certamente il diritto di pretendere il controvalore dei buoni pasto.