“A mio parere l’arte italiana del dopoguerra, e in particolare l’arte povera, è sottovalutata.
A mio avviso questa non è una bolla in quanto i fattori che determinano la crescita sono diversi da mere ragioni speculative.
Il mercato dell’arte si avvia a chiudere un anno costellato di record.
In particolare l’arte contemporanea mostra buona salute.